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CORNICE

FILASTRÒCQUOLE DI ALTISSIMA SCQUOLA

LIBRO I

Primo Giorno di Scquola

 I Tempi

FILASTRÒCQUOLA DELLO SCRIVERE

Filastrocquola dello Scrivere - di Mario Rosso

1.All’inizio dei tempi

i suoni erano distanti.

Solitari lamenti

di fonemi altisonanti.

 

5.Un uomo ascoltatore

provando a riprodurli

per non dimenticarli

creò segni ricurvi.

9.Ispirato dalla luna

imparò a far cerchietti.

Sotto un pino, per la cruna,

pose in fila degli aghetti.

13.Ogni suono, una forma.

E tra il serio ed il faceto

ventisei, mise a norma,

lettere dell’alfabeto.

 

17.All’inizio dei tempi

si divisero zelanti

in due accorpamenti:

vocali e consonanti

 

21.Ma l’uomo ascoltatore

le dissonanze estreme

senza un separatore

provò a mettere insieme.

25.Unendo l’una all’altra

la sillaba fu scuola,

 la formula di un mantra

che poi chiamò parola.

29.Alle cose del creato

venne conferito un nome.

A ciascuno venne dato

con il cuore e la ragione.

33.All’inizio dei tempi

fu il vocabolario.

Delle cose esistenti

il primo abbecedario.

 

37.“Se tutto aveva un nome”

-pensò l’ascoltatore -

“di questa o quella azione

non trovo le parole!”

41.Così per intuizione

ne concepì il concetto:

la rappresentazione

che superò l’oggetto.

45.Si sviluppò il linguaggio

ma quello scritto fu

come il primo allunaggio,

dell’uomo una virtù.

49.Con la scrittura a mano

alla memoria avversa

la Storia dell’Umano

fu resa, non fu persa.

 

53.Si rivelò un traguardo

un’emancipazione.

Il vero baluardo

della memorizzazione.

 

57.E se scrivi di mestiere

mica sei uno scrittore,

ma chi sa, a mio parere,

essere un ascoltatore.

DELLO SCRIVERE

Treviglio (BG)

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