
FILASTRÒCQUOLE DI ALTISSIMA SCQUOLA
LIBRO I
Primo Giorno di Scquola
FILASTRÒCQUOLA DELLO SCRIVERE
1.All’inizio dei tempi
i suoni erano distanti.
Solitari lamenti
di fonemi altisonanti.
5.Un uomo ascoltatore
provando a riprodurli
per non dimenticarli
creò segni ricurvi.
9.Ispirato dalla luna
imparò a far cerchietti.
Sotto un pino, per la cruna,
pose in fila degli aghetti.
13.Ogni suono, una forma.
E tra il serio ed il faceto
ventisei, mise a norma,
lettere dell’alfabeto.
17.All’inizio dei tempi
si divisero zelanti
in due accorpamenti:
vocali e consonanti
21.Ma l’uomo ascoltatore
le dissonanze estreme
senza un separatore
provò a mettere insieme.
25.Unendo l’una all’altra
la sillaba fu scuola,
la formula di un mantra
che poi chiamò parola.
29.Alle cose del creato
venne conferito un nome.
A ciascuno venne dato
con il cuore e la ragione.
33.All’inizio dei tempi
fu il vocabolario.
Delle cose esistenti
il primo abbecedario.
37.“Se tutto aveva un nome”
-pensò l’ascoltatore -
“di questa o quella azione
non trovo le parole!”
41.Così per intuizione
ne concepì il concetto:
la rappresentazione
che superò l’oggetto.
45.Si sviluppò il linguaggio
ma quello scritto fu
come il primo allunaggio,
dell’uomo una virtù.
49.Con la scrittura a mano
alla memoria avversa
la Storia dell’Umano
fu resa, non fu persa.
53.Si rivelò un traguardo
un’emancipazione.
Il vero baluardo
della memorizzazione.
57.E se scrivi di mestiere
mica sei uno scrittore,
ma chi sa, a mio parere,
essere un ascoltatore.